ProntoNurse

Emergenze operativev5.0

Quando utilizzare

In caso di arresto cardiaco improvviso, paziente incosciente che non respira o respira in modo anomalo (gasping)

Materiale necessario

•Defibrillatore semiautomatico (DAE)
•Pallone Ambu con reservoir
•Fonte di ossigeno
•Cannule orofaringee (varie misure)
•Guanti monouso
•Protezione viso (pocket mask se disponibile)
•Carrello emergenze con farmaci
•Asse rigida per massaggio cardiaco

Procedura step-by-step

0/55 (0%)

1VALUTAZIONE SICUREZZA:
2Verificare sicurezza scena per soccorritore e paziente
3VALUTAZIONE STATO COSCIENZA:
4Chiamare ad alta voce e scuotere delicatamente spalle
5Se non risponde:
6CHIAMARE AIUTO immediatamente:
7 - Attivare emergenza interna/118
8 - Richiedere defibrillatore (DAE)
9 - Chiedere aiuto a colleghi
10POSIZIONAMENTO:
11Posizionare paziente supino su superficie rigida
12Rimuovere cuscini, posizionare asse rigida se disponibile
13VALUTAZIONE RESPIRO (max 10 secondi):
14Iperestendere capo (se no trauma)
15Guardare-Ascoltare-Sentire respiro
16Gasping = NON è respiro normale
17SE NON RESPIRA:
18INIZIARE COMPRESSIONI TORACICHE:
19Posizionarsi al fianco del paziente
20Mani al centro del torace (metà inferiore sterno)
21Tallone mano + altra mano sopra, dita intrecciate
22Braccia tese, spalle perpendicolari al torace
23Comprimere 5-6 cm di profondità
24Frequenza 100-120 compressioni/minuto
25Permettere completa riespansione torace tra compressioni
26Minimizzare interruzioni (< 10 secondi)
27VENTILAZIONI:
28Dopo 30 compressioni: 2 ventilazioni
29Iperestendere capo, sollevare mento
30Pocket mask o Ambu: 1 secondo per ventilazione
31Volume sufficiente a far sollevare torace
32Se non si solleva: riposizionare vie aeree
33RAPPORTO 30:2 (compressioni:ventilazioni)
34Continuare fino a:
35 - Arrivo defibrillatore
36 - Paziente riprende respiro spontaneo
37 - Arrivo team rianimazione
38 - Esaurimento fisico
39APPENA ARRIVA DEFIBRILLATORE (DAE):
40Accendere DAE (segue istruzioni vocali)
41Scoprire torace paziente
42Asciugare se bagnato
43Applicare piastre adesive:
44 - Piastra 1: sottoclaveare destra
45 - Piastra 2: emiclaveare sinistra (sotto capezzolo)
46Interrompere massaggio durante analisi ritmo
47Se DAE consiglia shock:
48 - Allontanare tutti ('VIA, TUTTI VIA')
49 - Erogare shock
50 - Riprendere IMMEDIATAMENTE RCP 30:2 per 2 minuti
51Se DAE NON consiglia shock:
52 - Riprendere IMMEDIATAMENTE RCP 30:2 per 2 minuti
53Seguire istruzioni DAE per cicli successivi
54CAMBIO SOCCORRITORE ogni 2 minuti (evitare affaticamento)
55Continuare fino arrivo team avanzato

Sicurezza e precauzioni

Sicurezza scena: verificare sempre prima di avvicinarsi
Attivare aiuto IMMEDIATAMENTE, non restare soli
Compressioni di qualità: profondità, frequenza, riespansione
Minimizzare interruzioni compressioni (max 10 sec)
Durante shock: NESSUNO tocca il paziente
Cambio operatore ogni 2 min (compressioni efficaci)
Se da soli con adulto: chiamare aiuto PRIMA di RCP
Se da soli con bambino: RCP 2 min POI chiamare aiuto

Documentazione

•Ora presunta arresto cardiaco
•Ora inizio RCP
•Ora primo shock (se erogato)
•Numero shock erogati e ritmo rilevato
•Farmaci somministrati da team avanzato
•Ripresa attività cardiaca (ROSC): ora
•Durata totale RCP
•Esito finale
•Personale coinvolto

Errori comuni da evitare

Ritardo inizio compressioni (ogni minuto conta)
Compressioni superficiali (< 5 cm)
Frequenza inadeguata (< 100 o > 120/min)
Mancata riespansione torace
Interruzioni prolungate compressioni
Eccessive ventilazioni (iperventilazione)
Non cambio operatore (affaticamento = compressioni inefficaci)
Ritardo applicazione defibrillatore

Fonti e riferimenti bibliografici

1. ERC Guidelines 2021 - European Resuscitation Council
2. AHA Guidelines 2020 - American Heart Association
3. IRC - Italian Resuscitation Council Linee Guida
4. ILCOR - International Consensus on CPR Science

Versione:v5.0•Revisionato il 01/11/2024

Nota importante: Questo protocollo è fornito a scopo educativo e informativo. Non sostituisce i protocolli aziendali e il giudizio clinico del professionista. La responsabilità dell'applicazione clinica rimane in capo al professionista sanitario.